2010-03
Rassegna delle principali lesioni e disturbi in bambini e adolescenti in ambito sportivo
Revisione scientifica: Dott. Feliciantonio Di Domenica, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione Ortopedica, Istituto Ortopedico Gaetano Pini, Milano.
Autori:Amy L. Parkhill, PhD, Assistant Professor of Pharmaceutical Sciences Wegmans School of Pharmacy St. John Fisher College Rochester, New York
Jennifer Mathews, PhD, Assistant Professor of Pharmaceutical Sciences Wegmans School of Pharmacy St. John Fisher College Rochester, New York
Nicholas R. Blanchard, PharmD, Med, Dean and Professor School of Pharmacy and Health Professions University of Maryland, Eastern Shore Princess Anne, Maryland
Scopo dell'attività:
Fornire una panoramica dello stato attuale delle lesioni in ambito sportivo a carico di bambini ed adolescenti e rivedere le opzioni terapeutiche per questi disturbi muscoloscheletrici e dermatologici.
Obiettivi:
Dopo avere completato la seguente monografia di aggiornamento il farmacista dovrebbe essere in grado di:
- descrivere lesioni e disturbi comuni associati allo sport in bambini e adolescenti;
- discutere le opzioni terapeutiche non farmacologiche (es. RICE) che possono essere utilizzate nel trattamento dei problemi muscoloscheletrici;
- identificare i patogeni più comuni associati ai problemi dermatologici causati dalla pratica di sport di contatto, ivi incluse infezioni da funghi, batteri e virus;
- esaminare i diversi approcci farmacologici al trattamento di tali disturbi dermatologici.
Secondo i dati ISTAT in Italia pratica lo sport il 22,5% dei bambini tra i 3 e i 5 anni, il 59,5% tra i 6 e i 10 anni, il 65% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni e il 61,9% tra i 14 e i 17 anni, per un numero complessivo di circa tre milioni di giovani tra i 6 e i 18 anni1,2.Questo dato non tiene conto della moltitudine di attività non organizzate a cui i bambini prendono parte. Quando si tratta di lesioni e disturbi associati allo sport, gli apparati muscoloscheletrico e dermatologico sono quelli più comunemente coinvolti3.Molti di questi problemi sono di entità lieve e si considerano parte del normale processo di crescita. I farmacisti devono avere una comprensione di base di queste condizioni e del modo migliore di trattarle, con o senza farmaci.
Disturbi muscoloscheletrici
Key Point: L'enfasi che si pone al giorno d'oggi sull'attività sportiva ha prodotto un aumento nelle lesioni da sovraccarico. Gli adolescenti possono essere vulnerabili a queste lesioni croniche per ragioni fisiologiche, per via del fatto che il loro organismo è in crescita, o per via del ridotto tempo di recupero da infortuni e lesioni tipiche di questa età.
Keywords: Lesioni sportive eziologia,lesioni muscoloscheletriche, Osgood-Schlatter malattia di, Sever malattia di, apofisite calcaneare, gomito del golfista, epitrocleite, epicondilite, spalla del lanciatore, sindrome dolorosa femoro-rotulea, Sinding-Larsen-Johansson malattia di, periostite, frattura da stress, strappi muscolari.
L'enfasi che si pone al giorno d'oggi sull'attività sportiva ha prodotto un aumento nelle lesioni da sovraccarico. Gli adolescenti possono essere vulnerabili a queste lesioni croniche per ragioni fisiologiche (ovvero per via del fatto che il loro organismo è in crescita) o per via del ridotto tempo di recupero da infortuni e lesioni tipiche di questa età. Le stagioni dei vari sport sono sempre più lunghe e molti programmi prevedono allenamenti per tutto l'anno4,5.
Molti dei problemi ortopedici che si sviluppano negli atleti più giovani possono essere attribuiti all'incapacità dei ‘centri di crescita’ di gestire lo stress a cui sono sottoposti durante l'attività fisica. L’allungamento di un osso lungo si verifica a livello della cartilagine di accrescimento o fisi. Questa area è formata da cartilagine ed è ricoperta dall’epifisi ossea. In molte articolazioni, l’epifisi corrisponde all’estremità dell’osso e forma la superficie articolare7,8. I condrociti della cartilagine, dal lato epifisario, proliferano, maturano e si calcificano, determinando la deposizione di nuovo osso alla metafisi del piatto di accrescimento. L’apporto ematico alla metafisi è fornito dalle arterie pericondrali che nutrono anche il restante osso diafisario. L’apporto di sangue all’epifisi è limitato a piccole arterie epifisarie; perciò, la lesione epifisaria può comportare la compromissione del flusso arterioso e conseguente ritardo di crescita, pseudoartrosi o necrosi avascolare9-12.
L'apofisi è un'escrescenza ossea prominente che si proietta dalla superficie dell'osso e spesso agisce da punto di collegamento per i tendini. Eventuali danni a questo centro di crescita dovuti a sindromi da sovraccarico possono portare a lesioni all'apofisi, come la malattia di Osgood-Schlatter (tibia), la malattia di Sever (tallone), il gomito del golfista o del lanciatore (epitrocleite o epicondilite mediale)4.La terapia iniziale per molte di queste sindromi utilizza il metodo RICE, seguito da terapia farmacologica per il trattamento sia del dolore che dell'infiammazione.
RICE è un acronimo che identifica quella che è stata definita la migliore terapia non farmacologica per gli infortuni da sovraccarico. RICE sta per Rest (riposo), Ice (ghiaccio), Compression (compressione) ed Elevation (elevazione). Il metodo migliore per riposare è ridurre o interrompere l'attività per almeno 48 ore3.Si consiglia di applicare gli impacchi di ghiaccio sull'area lesionata per 15-20 minuti alla volta, da quattro a otto volte al giorno. Per impacco di ghiaccio si intende una busta di ghiaccio istantaneo, una borsa del ghiaccio o un sacchetto di plastica riempito di ghiaccio e avvolto in un asciugamano. Il ghiaccio dovrebbe essere utilizzato solo nelle prime 72 ore e, successivamente, sostituito da impacchi caldi. La compressione può aiutare a ridurre il gonfiore di caviglie, ginocchia o polsi lesionati. Fasce elastiche, stivaletti speciali, tutori aircast e splint sono altri dispositivi di uso comune. Infine è dimostrato che mantenere la zona lesionata più in alto del cuore per ridurre il flusso sanguigno produce miglioramenti nei tempi di guarigione.
Infortuni da sovraccarico (estremità superiori). Sport come la pallavolo, il tennis e il baseball sottopongono la spalla al rischio di lesioni traumatiche, dovute a movimenti overhead (dall'alto verso il basso)4.La spalla del lanciatore è particolarmente comune nella popolazione adolescente, a causa delle meccaniche del movimento di lancio e del fatto che in molti di questi giovani atleti le placche epifisiarie non si sono ancora chiuse4.L'età media di insorgenza della spalla del lanciatore è 14 anni e si manifesta con dolore nella porzione laterale e prossimale dell'omero6.È possibile utilizzare le radiografie per confermare la diagnosi; la lesione è visibile sotto forma di un allargamento della fisi omerale prossimale6.La terapia comprende riposo dall'attività faticosa (3 mesi), ghiaccio e analgesici, se necessari, per alleviare il dolore6.
Anche il gomito è suscettibile agli infortuni da sovraccarico, specialmente negli adolescenti che giocano a baseball. Il lancio sottopone il gomito a notevole stress e può causare un disturbo detto gomito del lanciatore o gomito del golfista7.Questo problema in genere si presenta in sportivi dai 9 ai 12 anni di età e deriva da un’apofisite dell'epicondilo mediale, con dolori in genere presenti a livello del compartimento mediale del gomito7.La diagnosi del gomito del golfista viene confermata dalle radiografie, in cui essa si presenta come ipertrofia dell'epicondilo mediale8.La terapia consiste nell'astensione totale dalle attività di lancio (4-6 settimane), più ghiaccio e analgesici, se necessari, per alleviare il dolore12.
Infortuni da sovraccarico (estremità inferiori). Quattro ossa (femore, tibia, fibula – o peròne- e rotula) e quattro legamenti principali (due crociati e due collaterali) concorrono a formare le strutture principali del ginocchio. Femore e tibia si articolano nel piano sagittale per formare un’articolazione a cerniera. La rotula, un osso sesamoide collocato nel ginocchio anteriore, protegge l’articolazione e aumenta l’efficienza del quadricipite durante l’estensione della gamba. Il legamento collaterale mediale (LCM) impedisce l’instabilità del ginocchio per gli sforzi in valgismo, come il legamento collaterale laterale (LCL) agisce per gli sforzi in varismo. Il legamento crociato anteriore (LCA) oppone resistenza alla traslazione anteriore della tibia in relazione al femore, mentre il legamento crociato posteriore (LCP) impedisce la traslazione posteriore. La cartilagine articolare ricopre i condili femorali mediale e laterale, il piatto tibiale e la superficie inferiore della rotula. I menischi mediale e laterale sono presenti nelle porzioni rispettive del piatto tibiale. Pazienti con scheletro immaturo hanno piatti di crescita aperti nel femore distale, oltre alla tibia prossimale e alla fibula. La rotula ha più centri di ossificazione che con la crescita del bambino si fondono. I movimenti principali del ginocchio sono la flessione e l’estensione, con una limitata rotazione fisiologica in estensione22. I dolori alle ginocchia sono comuni negli atleti adolescenti (vedi Tabella 1). Una dolenzia anteriore cronica del ginocchio, in un bambino attivo, va sotto diversi nomi, ma è spesso denominata sindrome dolorosa femoro-rotulea (SDFR). Si verifica più spesso in femmine coinvolte in sport di corsa o salti e può essere correlata ad inclinazione laterale od anomalie di scorrimento della rotula nel suo letto, anche se l’eziologia del dolore non è completamente chiara. La SDFR sembra verificarsi più spesso in atleti rispetto alla popolazione non sportiva38. L’esame obiettivo sostanzialmente non è utile e raramente si nota un versamento. Può essere presente dolorabilità rotulea, oltre a dolore attorno alla rotula e alla faccetta laterale dell’articolazione femoro-rotulea. Può coesistere una ipotrofia del vasto mediale del quadricipite e le radiografie del ginocchio, soprattutto in proiezione dal basso o Merchant, possono dimostrare un malallineamento laterale rotuleo. Il trattamento della SDFR è mirato ad evitare le attività che comportano sollecitazioni funzionali prolungate in flessione del ginocchio. Il rafforzamento del quadricipite mediale con esercizi isometrici può migliorare i sintomi. La prescrizione di un tutore e di un carico protetto sono limitate a pochi giorni e si riferiscono solo ai momenti di momentanea riacutizzazione della sintomatologia39-43. La malattia di Osgood-Schlatter è una delle cause più comuni di dolore al ginocchio e si riscontra nei bambini e ragazzi dai 10 ai 15 anni. La malattia di Osgood-Schlatter è causata da un'apofisite della tuberosità tibiale e spesso si riscontra in bambini che partecipano ad attività che richiedono salti, come calcio, basket e ginnastica13.I pazienti spesso lamentano dolore anteriore al ginocchio e l'esame obiettivo rivela dolenzia e gonfiore del tubercolo tibiale13.Le radiografie, in genere, non sono indicate a meno che non si sospettino altre lesioni13.La malattia di Osgood-Schlatter è generalmente autolimitante e il dolore e il gonfiore cessano quando il bambino smette di crescere. Solo raramente questa condizione persiste oltre la crescita9.La terapia consiste nell'astensione dall'attività che causa dolore, più impacchi di ghiaccio, stretching del quadricipite e analgesici, se necessari, per alleviare il dolore14.
Tabella 1 |
Comuni lesioni delle estremità inferiori nel giovane atletaa Lesioni comuni delle estremità inferiori negli Sindrome dolorosa femoro-rotulea ti |
Malattia di Osgood-Schlatter |
a Causate, in genere, da sovraccarico. |
La malattia di Sinding-Larsen-Johansson comunemente affligge i maschi dagli 11 ai 13 anni di età che praticano sport con molti salti, come basket e pallavolo. Gli esami clinici rivelano dolorabilità alla palpazione nel polo inferiore della patella15.La terapia consiste in riposo, ghiaccio, analgesici, se necessari, ed esercizi di rafforzamento e stretching del quadricipite e dei muscoli posteriori della coscia15.La malattia di Sinding-Larsen-Johansson è autolimitante e gli adolescenti la superano crescendo.
Il dolore allo stinco o sofferenza medio-tibiale (shin splints) a seguito di attività sportiva è un problema lamentato da molti giovani sportivi. La sindrome da stress tibiale mediale è il tipo più comune di periostite, particolarmente frequente nei corridori16. Il dolore allo stinco, in genere, si presenta bilateralmente ed è caratterizzato dal dolore sul bordo posteriore mediale della tibia12.Inizialmente, il dolore potrebbe verificarsi solo durante l'attività, per poi continuare anche quando l'attività è cessata16.Le radiografie possono essere utili per distinguere tra periostite e frattura da stress16.La terapia comprende riposo, impacchi di ghiaccio dopo l'attività e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per il dolore e l'infiammazione. Deve essere istituito un programma di esercizi di potenziamento e stretching se il dolore lo permette16.È inoltre importante sottolineare quanto più possibile la necessità di usare scarpe da corsa con supporto adeguato.
La malattia di Sever (apofisite calcaneare) tipicamente si presenta negli atleti maschi dai 9 ai 12 anni di età. Questa apofisite da trazione può essere attribuita al sovraccarico del calcagno4.La malattia di Sever è comune negli atleti che partecipano agli sport di contatto, specie se indossano tacchetti. Durante l’esame obiettivo, applicando compressione mediale e laterale sul tallone, si dovrebbe riuscire a riprodurre il dolore. Le radiografie possono mostrare sclerosi e frammentazione dell'apofisi calcaneare16.La terapia consiste nel modificare il modo di praticare l'attività, più impacchi di ghiaccio, analgesici, se necessari, per alleviare il dolore, stretching del complesso muscolare gastrocnemio-soleo, rialzi per il tallone o cuscini17.Il dolore persistente al tallone, che non risponde alla terapia, può essere dovuto a fratture da stress al calcagno18. Le fratture da stress sono lesioni da sovraccarico, dovute al carico eccessivo sull'osso, che di frequente affligge tibia, fibula e ossa metatarsali19.La combinazione di carico, ripetizioni e tempi di recupero inadeguati portano alla lesione20.Anche i regimi di allenamento, le attrezzature e le abitudini alimentari inadeguate possono svolgere un ruolo importante20.Per quanto riguarda i fattori di rischio delle fatture da stress16, nel caso delle ragazze, è importante considerare il ruolo della triade dei fattori di rischio femminili (amenorrea, disturbi alimentari e osteoporosi).
Dal punto di vista epidemiologico, la maggiore incidenza delle fratture da stress si ha nell'atletica leggera16,20.Il dolore può essere notato nel corso dell'esercizio o subito dopo, con una progressione che porta al dolore durante il riposo e le attività non sportive16.All'esame obiettivo si riscontra dolorabilità localizzata all'osso colpito dalla lesione. La diagnosi può essere confermata radiograficamente da due a tre settimane dopo il verificarsi dei sintomi e la frattura può mostrare una sottile linea di sclerosi16.La Risonanza Magnetica (RM) viene usata sempre più spesso per diagnosticare fratture da stress, grazie alla sensibilità e alla specificità di questo test16.
La terapia per le fratture da stress comprende principalmente l'evitare le attività che generano dolore fino a quando non sia avvenuta la guarigione. L'attività va modificata per almeno un mese. Lo sportivo può ritornare gradualmente all'attività fisica dopo un mese di assenza di dolore16.Le fratture da stress, inoltre, richiedono immobilizzazione con tutore o gesso.
Le lesioni muscolari sono frequentemente causate da sforzi eccessivi. Gli strappi muscolari spesso si verificano alla giunzione miotendinea, ma possono coinvolgere anche la periferia del muscolo21.Gli atleti adolescenti sono quelli a maggiore rischio di avulsione apofiseale, in quanto questa giunzione rappresenta, dal punto di vista biomeccanico, l'interfaccia più debole21.Gli strappi muscolari sono spesso diagnosticati usando una scala a tre valori: 1 = lieve, 2 = rottura parziale e 3 = rottura totale21.Gli strappi muscolari sono spesso connessi a riscaldamento inappropriato, affaticamento e lesioni pregresse21.Per ridurre l'incidenza degli strappi muscolari è importante tonificare i muscoli e fare stretching prima dell'attività.
Disturbi cutanei nei giovani sportivi
Key Point: Gli atleti adolescenti soffrono spesso di disturbi cutanei, a causa della natura delle competizioni e delle condizioni ambientali in cui si svolgono. Tagli e graffi sono i tipi di lesioni dell’apparato tegumentario più comuni tra gli sportivi bambini e adolescenti.
Keywords: Infezioni cutanee eziologia,infezioni cutanee fattori di rischio, bacitracina, neomicina, polimixina B, infezioni batteriche cutanee, infezioni fungine cutanee, infezioni virali cutanee.
Gli atleti adolescenti soffrono spesso di disturbi cutanei, a causa della natura delle competizioni e delle condizioni ambientali in cui si svolgono. Tagli e graffi sono i tipi di lesioni dell’apparato tegumentario più comuni tra gli sportivi bambini e adolescenti3.Piccoli tagli e graffi, in genere, non richiedono interventi urgenti o d'emergenza. È sufficiente pulire bene l'area della ferita con sapone neutro (senza fragranze aggiunte) e acqua22.Applicare inoltre un antibiotico topico, come bacitracina, neomicina o polimixina B, per mantenere idratata l'area della lesione. Anche se l'antibiotico non rende necessariamente più rapida la guarigione, previene le infezioni e permette alla ferita di chiudersi più velocemente. Coprire infine la ferita con bendaggi per tenere lontani gli agenti patogeni. Una volta che la ferita è guarita abbastanza da scongiurare il rischio di infezione (1-2 giorni), rimuovere il bendaggio. L'esposizione all'aria aumenta la velocità di guarigione.
Se la ferita non viene curata correttamente, si può sviluppare un'infezione cutanea. Anche se queste infezioni hanno spesso scarsa morbilità e sono facilmente curate, hanno comunque un impatto significativo sulle prestazioni del singolo e della squadra23.Il rischio di sviluppare e trasmettere un'infezione cutanea è particolarmente elevato negli sport che prevedono contatto cutaneo che può produrre ferite, come ad esempio football americano, il rugby e la lotta24.Anche se gli sportivi adolescenti possono contrarre qualsiasi tipo di infezione cutanea riscontrata nella popolazione comune, in questo articolo ci concentreremo su quelle infezioni che sono state studiate e segnalate in modo esaustivo (vedi Tabella 2). Le infezioni cutanee più frequentemente segnalate tra gli sportivi sono quelle causate dai dermatofiti (es. tinea), il virus dell'herpes simplex (HSV, Herpes Simplex Virus) e le infezioni causate da Staphylococcus aureus22.Altre infezioni comunemente trasmesse tra gli sportivi sono il mollusco contagioso e il papillomavirus umano (HPV, Human Papilloma Virus)25.È importante notare come le infezioni da tinea ed herpes causate da contatti sportivi possano verificarsi in aree diverse da quelle in cui normalmente tale infezione avviene26.
Tabella 2 |
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I più comuni organismi che causano infezioni cutanee nei giovani atletiOrganismi comunemente responsabili ei disturbi alla pelle negli sportivi adolescenti |
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Infezione |
Organismo/i patogeno/i |
Tinea pedis, cruris, corporis, unguium |
Trichophyton rubrum, Trichophyton mentagrophytes, |
Herpes gladiatorum |
Herpes simplex virus 1 |
Mollusco contagioso |
Virus del mollusco contagioso |
Verruche |
Papillomavirus umano |
Impetigine, foruncoli, cellulite |
Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes |
Follicolite |
Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa |
Fonte: referenze bibliografiche 19, 31. |
Perché le infezioni cutanee sono comuni negli sportivi? La pelle è l'organo più accessibile ed è soggetto a gravi stress fisici ed ambientali. L'eccessiva sudorazione senza evaporazione durante gli sport può portare alla macerazione della pelle e, inoltre, offre l'ambiente ideale per la crescita degli organismi patogeni27.Problemi meccanici, quali sfregamento, abrasioni e vesciche da attrito sono comuni tra gli sportivi e possono precedere le infezioni, perché le lesioni alla pelle offrono una via di ingresso agli organismi patogeni28.Inoltre, la condivisione e il contatto con attrezzature e apparecchiature sportive contaminate può favorire la trasmissione dell'infezione ai compagni di squadra e agli avversari. L'esposizione ad uno di questi fattori o una combinazione degli stessi predispone gli sportivi a sviluppare e trasmettere le infezioni cutanee.
Key Point: I funghi dermatofiti, specialmente i membri del genere Trichophyton, causano diverse infezioni superficiali invadendo i tessuti ad alto contenuto di cheratina, quali lo strato superiore di pelle morta, i capelli e le unghie dove proliferano.
Keywords: Infezioni fungine cutanee, Tinea corporis, Tinea pedis, Tinea cruris, Tinea unguium, Trichophyton rubrum, Trichophyton mentagrophytes,
Trichophyton tonsurans, farmaci antimicotici, clotrimazolo, miconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo, terbinafina, naftifina, ciclopirox, griseofulvina.
Infezioni fungine. I funghi dermatofiti, specialmente i membri del genere Trichophyton, causano diverse infezioni superficiali. I dermatofiti invadono i tessuti ad alto contenuto di cheratina, quali lo strato superiore di pelle morta, i capelli e le unghie, e vi proliferano. Queste infezioni sono collettivamente definite tinea e ciascuna ha come parte del nome la parola latina che indica il sito dell'infezione. I siti comuni di infezione sono il corpo (Tinea corporis), i piedi (Tinea pedis), l'inguine (Tinea cruris) e le unghie dei piedi (Tinea unguium). Le infezioni da tinea sono molto frequenti negli adolescenti e più comuni nei maschi che nelle femmine29.Le infezioni da Tinea corporis tra i lottatori sono ben documentate e vengono definite con il nome specifico di Tinea corporis gladiatorum27.
La trasmissione di infezioni da dermatofita possono essere dovute anche a spore fungine presenti nell'ambiente (es. bordo piscina e docce) o da contatto diretto pelle-pelle. Gli ambienti caldi e umidi favoriscono la crescita rapida del dermatofita; pertanto le aree del corpo coperte da abiti stretti sono particolarmente suscettibili alle infezioni da tinea. È importante notare come l'autotrasmissione sia molto comune nelle infezioni fungine superficiali. Ad esempio, le spore fungine possono essere trasportate dall'inguine alla zona sotto i piedi o alle unghie dei piedi quando, togliendo la biancheria intima, la si passa sui piedi. La trasmissione può anche verificarsi per mezzo della condivisione di attrezzature e tappetini; tale teoria non è però confermata da alcuno studio30.
Il corpo risponde ad un'infezione da dermatofita aumentando lo spessore dell'epidermide e formando, così, squame sulla lesione31.L'aspetto clinico delle infezioni da dermatofita varia a seconda dei patogeni e del sito di infezione (vedi Tabella 3). Tuttavia, in molti casi le lesioni sono ben definite, squamose ed eritematose. La Tinea pedis può presentarsi in tre diverse forme cliniche: interdigitale, a mocassino e vescicolo-bollosa; le forme interdigitale e a mocassino sono causate dal Trichophyton rubrum, mentre la forma vescicolo-bollosa è causata dal Trichophyton mentagrophytes30.La forma interdigitale è la più comune ed è caratterizzata da rossore, macerazione, squame e fissurazioni nelle membrane tra le dita dei piedi32.La Tinea corporis è inoltre spesso causata dal T. rubrum e può verificarsi anche sul tronco o sulle estremità. Causa la formazione di placche circolari squamose ed eritematose con il bordo rialzato e una zona piatta al centro. Le infezioni da Tinea corporis gladiatorum si differenziano dalle altre infezioni di Tinea corporis perché sono principalmente causate da Trichophyton tonsurans e non da T. rubrum26.Il T. tonsurans probabilmente risiede, in modo del tutto asintomatico, nel cuoio capelluto dei lottatori. La posa iniziale assunta dai lottatori negli incontri facilita la trasmissione dell'organismo all'avversario.
Tabella 3 |
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Tipi comuni di infezioni da tinea in giovani atletiTipi comuni di infezioni da tinea negli sportivi adolescenti |
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Infezione fungina |
Localizzazione |
Aspetto |
Tinea pedis |
Membrane tra le dita dei piedi, piante dei piedi |
Placche squamose ed eritematose; umide e macerate |
Tinea cruris |
Inguine e zone inguinali |
Placche eritematose ben definite; squamose ai bordi |
Tinea corporis |
Tronco ed estremità (tranne i piedi) |
Placche squamose ed eritematose ben definite, dai bordi rialzati; ipopigmentazione centrale |
Tinea unguium |
Unghie delle mani e dei piedi |
Colorazione giallo-marrone dell'unghia, |
Fonte: referenza bibliografica 31. |
In molti casi, la cura delle infezioni da tinea prevede applicazioni prolungate di farmaci antimicotici topici, quali allilamine e imidazoli (vedi Tabella 4). A seconda della molecola, può essere necessario applicare il farmaco ogni giorno per 1-4 settimane, in modo da debellare l'infezione e prevenirne la ricomparsa. Inoltre, si consiglia di proseguire la cura per due settimane dopo la scomparsa dei segni fisici25.Data la durata del trattamento, si consigliano prodotti che richiedano una sola applicazione al giorno. Tali raccomandazioni possono aumentare la compliance dei pazienti e portare a risultati migliori33.Nel caso di infezioni diffuse o recidivanti da Tinea corporis e in tutti i casi di Tinea unguium, può essere necessario il ricorso ad un antimicotico orale, quale griseofulvina, itraconazolo, fluconazolo o terbinafina25,30.
Tabella 4 |
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Classificazione degli antifungini |
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Antimicotico |
Tipo di terapia disponibile |
Imidazoli e triazoli |
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Clotrimazolo |
Topico |
Miconazolo |
Topico |
Ketoconazolo |
Topico |
Fluconazolo |
Topico e sistemico |
Itraconazolo |
Sistemico |
Allilamine |
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Terbinafina |
Topico e sistemico |
Naftifina |
Topico |
Altri farmaci |
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Ciclopirox |
Topico |
Griseofulvina |
Sistemico |
a Antifungino alla benzilamina strutturalmente collegato alle allilamine. |
Key Point: Le infezioni da Herpes simplex virus nei lottatori e nei giocatori di rugby sono le più comuni tra le infezioni trasmesse per contatto personale.
Keywords: Infezioni virali cutanee, Herpes simplex virus, HSV, aciclovir, valaciclovir, famciclovir.
Infezioni virali. Le infezioni da HSV (Herpes simplex virus) nei lottatori (Herpes gladiatorum) e nei giocatori di rugby (Herpes rugbeiorum) sono le più comuni tra le infezioni trasmesse per contatto personale25.Contrarre l'HSV è particolarmente dannoso per uno sportivo, perché non può essere curato e le ricadute sono frequenti. La maggioranza delle infezioni da herpes non genitale sono causate dal ceppo HSV-134.L'herpes si acquisisce per mezzo di esposizione diretta alle lesioni di una persona con un'infezione attiva. Il contatto ravvicinato con un'atleta con lesioni cutanee è necessario ai fini della trasmissione perché, nella maggior parte dei casi, la pelle sana e in condizioni normali costituisce una barriera adeguata35.L'HSV può inoltre essere trasmesso attraverso i fomiti, soprattutto perché il virus può rimanere brevemente infettivo sulla plastica e sui vestiti34.
Un'infezione da Herpes simplex inizia con sintomi prodromici, caratterizzati da bruciore o prurito nel sito di inoculazione. Al prurito segue la formazione di gruppi di vescicole su una base arrossata. In caso di infezioni primarie si può avere anche febbre, brividi e mialgia32.Il fluido contenuto nelle vescicole contiene un'elevata concentrazione di HSV; pertanto c'è il rischio di una trasmissione ovunque vi siano vescicole e/o le stesse vengano perforate25.Alla fine, le vescicole si rompono e formano una crosta; tuttavia, la diffusione virale può proseguire da tre a cinque giorni dopo la risoluzione delle lesioni34.L'Herpes gladiatorum si riscontra sulla testa, collo, orecchie, torso e arti superiori dei lottatori35.
Le infezioni da Herpes simplex sono generalmente autolimitanti. Tuttavia, la terapia con aciclovir, valaciclovir o famciclovir riduce la durata dell'infezione e i rischi di trasmissione, inibendo la replicazione del virus32. L'aciclovir è il solo farmaco il cui uso sia approvato sui pazienti di età inferiore ai 18 anni e può essere somministrato in diversi regimi. Si possono ad esempio somministrare 200 mg per via orale cinque volte al giorno per cinque giorni, 400 mg per via orale tre volte al giorno per cinque giorni o 800 mg due volte al giorno per cinque giorni36.
Gli antivirali sono più efficaci al primo segno di lesioni cliniche e non hanno efficacia dopo la rottura delle vescicole. La terapia soppressiva può essere indicata nei casi di ricomparsa ciclica di focolai di HSV negli sportivi che praticano sport con un elevato livello di contatto cutaneo tra i giocatori35.L'uso di dosi da 500 mg a 1.000 mg di valaciclovir una o due volte al giorno si è dimostrato efficace nel prevenire la recidiva dell'Herpes gladiatorum37.
Key Point: Le infezioni cutanee batteriche negli sportivi sono spesso causate da Staphylococcus aureus e gli streptococchi beta-emolitici del gruppo A. Tra queste infezioni troviamo impetigine, follicolite, foruncoli, favi, ascessi e cellulite.
Keywords: Infezioni batteriche cutanee, impetigine, follicolite, foruncolo, favo, ascesso cutaneo, cellulite, Staphylococcus aureus, streptococco beta-emolitici del gruppo A, Pseudomonas aeruginosa, cefalexina, azitromicina, trimetoprim/sulfametoxazolo, infezioni cutanee prevenzione
Infezioni batteriche. Le infezioni cutanee batteriche negli sportivi sono spesso causate da Staphylococcus aureus (compreso il ceppo resistente alla meticillina MRSA, Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus) e gli streptococchi beta-emolitici del gruppo A. Tra queste infezioni troviamo impetigine, follicolite, foruncoli, favi, ascessi e cellulite. Queste infezioni possono essere altamente contagiose (es. impetigine) o avere un rischio minimo di trasmissione (es. follicolite)25.Come i funghi, i batteri prosperano negli ambienti caldi e umidi comuni nelle competizioni sportive e si diffondono principalmente a mezzo di contatto tra gli individui infetti. Anche se l'automedicazione non è la soluzione ideale in caso di infezioni batteriche, queste infezioni sono molto spesso relativamente facili da curare. C'è stato tuttavia, di recente, un aumento dell'incidenza delle infezioni da MRSA38,39.
L'impetigine è una delle infezioni più comuni e contagiose tra gli sportivi adolescenti38,39. Si trasmette per contatto cutaneo e può manifestarsi in forma bollosa e non bollosa. L'impetigine non bollosa è caratterizzata dalla formazione di lesioni pustolari che si evolvono in placche crostose di color miele. La forma bollosa si manifesta con vesciche dalle pareti sottili38,39.La terapia dell'impetigine, generalmente, consiste nell'applicazione topica di unguenti a base di mupirocina per mezzo di compresse calde, per rimuovere le aree con la crosta e migliorare l'assorbimento dell'antibiotico32,35,39.Se l'infezione copre una vasta area del corpo o se si verifica una diffusione che coinvolge diverse persone, può essere indicata una terapia sistemica con antibiotici antistafilococcici come la cefalexina, l'azitromicina o il trimetoprim/sulfametoxazolo32.
La follicolite è un'infezione superficiale dei follicoli piliferi che, tipicamente, appaiono sotto forma di grappoli di papule o pustole piccole, rosse e pruriginose. Sono due i tipi di follicolite comuni tra gli sportivi: follicolite da Staphylococcus aureus e follicolite da Pseudomonas aeruginosa (follicolite da ‘vasca da bagno’). La follicolite da ‘vasca da bagno’ non si trasmette per contatto cutaneo ma, viceversa, attraverso il contatto con vasche da bagno e piscine contenenti acqua contaminate. Nessuna delle due forme di follicolite è facilmente trasmissibile e la gestione della patologia comprende lavaggi quotidiani con sapone antibatterico e applicazione di antibiotici topici. In alcuni casi, a seconda dell'agente causante, può essere necessaria la terapia con antibiotici orali. Tuttavia, la follicolite da Pseudomonas è autolimitante in un periodo da cinque a sette giorni e non risponde agli antibiotici38.
In alcuni casi, la follicolite da Staphylococcus può diffondersi ed arrivare a toccare gli strati più profondi della pelle, causando cellulite, foruncoli (pustole) e favi. La cellulite è un'infiammazione diffusa dei tessuti molli, il foruncolo è un nodulo infiammatorio dolente che interessa un follicolo pilifero e ad evoluzione ascessuale uniloculare, mentre il favo è causato dalla fusione di singoli foruncoli ed è generalmente accompagnato da febbre e malessere32.Foruncoli e favi sono spesso riscontrati nelle aree del corpo esposte ad attrito o sudorazione eccessiva come ascelle, inguine, glutei e cosce. Il singolo foruncolo si cura con applicazione di compresse calde e umide per favorirne il drenaggio. Casi più gravi possono però rendere necessarie incisioni, drenaggi e, qualora sia presente la cellulite nei tessuti circostanti, antibiotici sistemici32,35.
Prevenzione delle infezioni cutanee. Le infezioni cutanee negli sportivi sono facilmente prevenibili. Un'igiene adeguata è di fondamentale importanza e deve comprendere docce e lavaggio delle mani frequenti, l’indossare abiti che facciano respirare i tessuti e ciabatte da doccia, la non condivisione di asciugamani e altre attrezzature38. Il monitoraggio giornaliero della pelle da parte di sportivi, allenatori/preparatori e medici durante le fasi iniziali dell'infezione è altrettanto importante, perché permette di iniziare la terapia negli stadi iniziali dell'infezione e di prendere le misure appropriate per prevenire future trasmissioni24.Inoltre, disinfettando eventuali attrezzature in comune, coprendo le ferite e limitando le attività con contatto degli atleti infetti si concorre alla prevenzione di una diffusione dell'infezione tra i compagni di squadra.
Conclusioni
La partecipazione all’attività sportiva è un rito di passaggio per bambini e adolescenti. Molti disturbi e lesioni connesse allo sport comprendono disturbi muscoloscheletrici e dermatologici di lieve entità, generalmente curabili con prodotti da banco o in modo non farmacologico. È importante che il farmacista conosca sia i disturbi più lievi che quelli più complessi. I farmacisti sono nella posizione adatta per consigliare i pazienti e i loro genitori in merito a quali condizioni richiedano assistenza medica.
Questionario ECM
1. La diagnosi del gomito del golfista (gomito del lanciatore) può essere confermata per mezzo di:
A. Esame obiettivo
B. Radiografie
C. Sintomatologia soggettiva del paziente
D. Nessuna
2. Quale delle seguenti attività ha maggiori probabilità di causare la malattia di Osgood-Schlatter?
A. Nuoto
B. Tennis
C. Basket
D. Baseball
3. La più alta incidenza di fratture da stress si ha negli sportivi giovani che praticano:
A. Atletica leggera
B. Nuoto
C. Basket
D. Calcio
4. I giovani sportivi sono particolarmente a rischio per gli infortuni da sovraccarico a causa di:
A. Centri di crescita non ancora maturati
B. Ridotto tempo di recupero dagli infortuni
C. Maggiore durata delle stagioni agonistiche
D. Tutti
5. La malattia di Sever è un'apofisite di quale parte?
A. Del epicondilo medio
B. Della tuberosità tibiale
C. Dell'omero prossimale
D. Calcaneare
6. Le fratture da stress sono un infortunio da sovraccarico che colpisce di frequente una di queste ossa. Quale?
A. Omero
B. Scapola
C. Femore
D. Tibia
7. In quale di questi sport è particolarmente alto il rischio di contrarre e trasmettere un'infezione cutanea?
A. Football americano
B. Lotta
C. Rugby
D. Tutti
8. Quale tra le seguenti non è una ragione dell'elevata incidenza delle infezioni cutanee tra gli sportivi adolescenti?
A. Frequente monitoraggio dello stato della pelle da parte dei preparatori atletici
B. Danni di tipo meccanico alla pelle
C. Condivisione di attrezzature contaminate
D. Eccessiva sudorazione
9. Quale dei seguenti organismi è un dermatofita?
A. Staphylococcus aureus
B. Trichophyton rubrum
C. Pseudomonas aeruginosa
D. Herpes simplex virus
10. Quale fra queste tinee può presentarsi nella forma vescicolo-bollosa?
A. Tinea cruris
B. Tinea unguium
C. Tinea pedis
D. Tinea corporis
11. Quale dei seguenti farmaci antimicotici è un'allilamina disponibile sia in forma topica che sistemica?
A. Clotrimazolo
B. Terbinafina
C. Griseofulvina
D. Ketoconazolo
12. Quale infezione cutanea è caratterizzata dal manifestarsi di lesioni crostose di color miele?
A. Favi
B. Foruncoli
C. Follicolite
D. Impetigine
13. Quale delle seguenti infezioni non è causata da Staphylococcus aureus o da streptococchi beta-emolitici di gruppo A?
A. Cellulite
B. Foruncoli
C. Follicolite da "vasca da bagno"
D. Impetigine
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