La crescente pressione selettiva esercitata dall'uso eccessivo e spesso inappropriato degli antibiotici in ambito umano, veterinario e zootecnico costituisce una delle principali emergenze sanitarie globali. Questo fenomeno ha assunto proporzioni significative in Italia, dove si registrano consumi di antimicrobici tra i più elevati e quasi sempre al di sopra della media europea.
Al fine di mantenere l’efficacia degli antibiotici e tutelare quindi la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, il “Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2022-2025”, ha l’obiettivo di fornire al Paese le linee strategiche e le indicazioni operative per affrontare l’emergenza dell’ABR nei prossimi anni, seguendo un approccio multidisciplinare e una visione One Health.
La sensibilizzazione della popolazione e dei professionisti della salute sulla gestione appropriata delle prescrizioni antibiotiche è un aspetto fondamentale di questa strategia. Tuttavia, è altrettanto importante considerare l'importanza delle politiche e degli incentivi volti a promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici come parte integrante dell'approccio per contrastare l'AMR.
Il processo di ricerca e sviluppo di nuovi antibiotici è notevolmente complesso e presenta un elevato grado di rischio. Secondo i dati dell'OCSE, solo una minima percentuale delle molecole in fase di sviluppo clinico raggiunge effettivamente la pratica clinica, e questo rapporto si riduce ulteriormente a 1 su 30 per le nuove classi di antibiotici. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato che attualmente esiste un numero limitato di antibiotici disponibili e che lo sviluppo di nuovi trattamenti antibatterici è insufficiente per far fronte alla crescente sfida dell'AMR.
In Italia al momento, si stanno valutando azioni politico-istituzionali al fine di rendere disponibili e sostenibili, da un punto di vista economico, antibiotici indirizzati al trattamento delle infezioni resistenti con limitate opzioni di cura, e classificati come Reserve dall’OMS.
Affinché le linee guida del nuovo PNCAR possano essere recepite e applicate e affinché possano essere introdotte nuove politiche di sostenibilità e attrattività industriale atte a favorire lo sviluppo di nuovi antibiotici è di fondamentale importanza che vengano coinvolti tutti i diversi attori, in primis le regioni, senza la collaborazione delle quali tale piano non potrebbe essere attuato.