“Nuovi approcci terapeutici e diagnostici ai principali disturbi trattati dal farmacista e relativo counseling al paziente - Corso 1
Modulo 1: Gestione dei più comuni sintomi durante la transizione alla menopausa
Revisione scientifica:
Dr. Maurizio Barbieri, Dirigente medico, 2a Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università degli Studi di Milano, Fondazione Policlinico Mangiagalli Regina Elena, Milano.
Autori:
Renee Bellanger, PharmD, BCNSP, Assistant Professor, Pharmacy Practice
Cheryl Horlen, PharmD, BCPS, Associate Professor, Pharmacy Practice, Feik School of Pharmacy, University of the Incarnate Word, San Antonio, Texas
Obiettivi formativi:
Al termine della seguente monografia di aggiornamento, il farmacista dovrebbe essere in grado di:
- discutere dei cambiamenti fisiologici che si verificano nel passaggio graduale da perimenopausa a menopausa;
- conoscere i dati basati sull’evidenza delle terapie ormonali e non ormonali e consigliare approcci terapeutici specifici per il trattamento dei sintomi vasomotori menopausali;
- descrivere eventuali terapie alternative e misure preventive da applicare alle donne di mezza età;
- discutere le strategie terapeutiche farmacologiche e non, per la cura dei sintomi più comuni del periodo di transizione verso la menopausa.
Executive summary
- L'età media per l’insorgenza della menopausa è 51 anni.
- La fase avanzata della transizione menopausale si caratterizza con il salto di almeno due cicli o dalla comparsa di un’amenorrea della durata di almeno 60 giorni.
- Esiste in realtà la possibilità, seppure molto limitata, di concepire anche per le donne in età perimenopausale.
- I sintomi vasomotori includono vampate di calore e sudorazione notturna.
- Le donne in perimenopausa che richiedono sia contraccezione sia un trattamento dei sintomi vasomotori possono trarre vantaggio dai contraccettivi ormonali estro-progestinici combinati.
- In caso di atrofia vaginale e della vulva (moderate o gravi) la terapia estrogenica risulta efficace.
- L'incidenza dell'incontinenza urinaria aumenta con l'età. L'incontinenza da stress (40%) e l'incontinenza mista (50%) sono le forme più comuni nelle donne in perimenopausa di età compresa tra 40 e 59 anni.
Modulo 2: Disfunzione erettile
Revisione scientifica:
Alessandro Pizzocaro MD, Referente per l’andrologia, UO di Urologia, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano, Professore a contratto, Scuola di Specializzazione di Endocrinologia e malattie del Ricambio, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano
Autore:
Mariam Khan, PharmD, Medical Writer, Princeton, New Jersey
Obiettivi formativi:
Dopo aver completato la seguente monografia di aggiornamento, il Farmacista dovrebbe essere in grado di:
- identificare i pazienti a rischio di sviluppare la disfunzione erettile;
- descrivere la fisiopatologia della disfunzione erettile;
- rivedere le comorbilità in pazienti con disfunzione erettile;
- discutere le opzioni terapeutiche e ottimizzare le strategie di dosaggio.
Executive summary
La disfunzione erettileviene definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente.
L’incidenza della DE aumenta con l’età.
Un esordio graduale e progressivo di questa patologia suggerisce una causa organica mentre un esordio improvviso in assenza di comorbilità o trauma è più probabilmente riconducibile a un’origine sociale o psicologica.
Le terapie disponibili, una volta individuate e trattate le cause e rimossi i fattori di rischio correggibili, comprendono gli inibitori PDE-5 (terapia di prima linea), l’alprostadil intrauretrale, i farmaci intracavernosi, l’uso di una pompa a vuoto (terapia di seconda linea) e le protesi peniene (terapia di terza linea).
Modulo 3: Recenti progressi nel trattamento della psoriasi
Revisione scientifica:
Prof. Paolo Pigatto, Professore Associato in Malattie Cutanee e Veneree; Dipartimento di Tecnologie per la Salute Ist. Ortopedico Galeazzi; Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano
Autore:
Kiran Panesar, BPharmS (Hons), MRPharmS, RPh, CPh, Consultant Pharmacist and Freelance Medical Writer, Orlando, Florida
Obiettivi formativi:
Dopo aver completato la seguente monografia di aggiornamento, il farmacista dovrebbe essere in grado di:
- identificare i diversitipi di psoriasi;
- descrivere lecomorbilità associate alla psoriasi;
- descrivere i possibili piani di trattamento per la psoriasi che comprendono dosaggi, monitoraggio dei parametri e educazione del paziente.
Executive summary
- La psoriasi è una malattia autoimmune che affligge in Italia il 2,7% della popolazione generale.
- Circa il 10% dei pazienti con psoriasi soffre di forme estese e/o complicate della malattia.
- La psoriasi è associata a elevata morbilità e a un alto livello di stress psicologico.
- È stato mostrato che la psoriasi impatta sulla qualità della vita non solo del malato ma anche dei familiari e dei partner.
- Uno studio recente ha concluso che la psoriasi è correlata con numerose comorbilità, incluse coronaropatie, malattie metaboliche, insufficienza renale, epatopatie, epatite virale B e C, asma, ulcera peptica e tumori e che l’entità delle complicanze è proporzionale con la gravità della psoriasi.
- Quando la psoriasi affligge meno del 5% della superficie corporea, la terapia è possibile con l’utilizzo di soli farmaci a uso topico, in particolare i corticosteroidi.
- La terapia sistemica è riservata ai casi moderato-gravi.
Modulo 4: Considerazioni Cliniche sul Trattamento dell’Infezione da H. pylori
Revisione scientifica:
Dr Luca Elli, Specialista in Gastroenterologia, Responsabile Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca, Fondazione IRCCS Cà-Granda Milano
Autori:
G. Blair Sarbacker, PharmD, Assistant Professor, Pharmacy Practice, University of the Incarnate Word, Feik School of Pharmacy, San Antonio, Texas
Elizabeth Montfort, PharmD, Assistant Professor, Pharmacy Practice, University of the Incarnate Word, Feik School of Pharmacy, San Antonio, Texas
Obiettivi formativi:
Dopo aver completato la seguente monografia di aggiornamento, il Farmacista dovrebbe essere in grado di:
- identificare i fattori associati all’aumento del rischio e della trasmissione dell’infezione da H. pylori;
- spiegare le potenziali complicazioni dell’infezione da H. pylori;
- identificare i pazienti che necessitano di esami diagnostici e trattamento relativi all’infezione da H. pylori;
- distinguere tra i trattamenti disponibili per la cura dell’infezione da H. pylori.
Executive summary
L’infezione da H. pylori è implicata nello sviluppo di gastrite, ulcere gastriche e duodenali e carcinoma gastrico.
Il maggior fattore di rischio noto per il carcinoma gastrico è l’H. pylori, che si sospetta sia la causa della malattia perché consente la trasformazione maligna delle cellule della mucosa gastrica.
Diversi studi epidemiologici osservazionali, non randomizzati hanno suggerito l’H. pylori come causa del linfoma gastrico MALT (tessuto linfoide associato alle mucose).