Speciale promo fuori catalogo: 25,00€ invece di 49€
Il governo del fenomeno dell’immigrazione nel nostro Paese e le problematiche a esso connesse hanno polarizzato in questo ultimo decennio l’attenzione della nostra società, dal punto di vista politico, economico e socio-antropologico. Il sistema sanitario, che per Costituzione nel nostro Paese interviene in tutela delle persone in condizioni di non salute anche in ingresso da flusso migratorio, risente fortemente della numerosità dei flussi e le risorse investite in tal senso non possono non essere quantificate né inglobate nel serbatoio da considerarsi a disposizione. La difficoltà è evitare che tale utilizzo di risorse non gravi negativamente sugli interventi fi salute pubblica ma sia un intervento sanitario strutturale. necessario a garantire tutela ai cittadini non immigrati.
L’obiettivo di questo corso monografico è quello di fornire una sintetica analisi della situazione che si è venuta a creare nel delicato mondo della sanità: si affronta la questione partendo dai numeri e dalle dinamiche, ben fotografate dall’ultimo rapporto stilato dal Ministero degli Interni e dall’Istatper studiare le norme che regolano il settore, le ricadute per gli operatori sanitari, alcuni casi particolari che possono assurgere a paradigma del problema, affronteremo gli aspetti principali del concetto di comunicazione e, infine, gli aspetti della salute in cui l’interculturalità incide in modo determinante rispetto alle modalità di cura e di assistenza e in cui le strategie comunicative sono l’unica chiave che rende possibile ed efficace la presa in carico da parte degli operatori della salute.
Questo corso mira quindi a fornire un quadro conoscitivo d’insieme in grado di orientare con più efficacia l’operato di professionisti che si confrontano con l’interculturalità e la multiculturalità e mettere a fattor comune le quotidiane e preziose esperienze professionali, utili a indirizzare con maggiore efficacia ed efficienza le risorse che il sistema sanitario mette a disposizione dei cittadini immigrati e – in proporzioni via via crescenti – anche attraverso l’operato stesso di cittadini immigrati che operano nella sanità italiana.